Come riconoscere un falso Tiffany & Co.

Mi scuso per l’assenza di questi giorni, ma era ponte anche per me!!Mi sono rilassata e divertita un sacco, in attesa del prossimo fine settimana… me ne andrò 4 giorni a Torino!! Non vedo l’ora!

Nel frattempo, leggendo le statistiche del mio blog, ho notato che spesso tra le chiavi di ricerca, c’è Tiffany & Co. e come riconoscerne gli originali. Bene, spero di esservi di aiuto con questo articolo (anche se l’ho già pubblicato sul mio spazio di radiospin)

Siamo in tante ad impazzire per il tintinnio di Tiffany &Co. ma generalmente non possiamo permetterci tutto quello che desideriamo e quindi, spesso, cadiamo nella trappola della Rete. Cerchiamo articoli, magari anche usati o con qualche graffietto, cerchiamo un’offerta, uno sconto… ma quanto può essere insidiosa questa nostra ricerca? Internet pullula di fake, alcuni spudorati, altri più velati. Ecco a voi una guida che ho personalmente redatto per aiutarvi a non spendere i vostri soldi in oggetti falsi e magari pagati anche troppo.

GENTILMENTE: LEGGETE LA GUIDA ATTENTAMENTE, IO NON AUTENTIFICO GIOIELLI, NON POSSO RISPONDERE A TUTTI SE “QUESTO QUI E’ ORIGINALE?” OPPURE: “POSSO COMPRARE SUL SITO DI OUTLET SENZA RESTARE FREGATA?” Qui c’è scritto tutto, consideratela come la Bibbia dell’antitarocco

Originale heart tag

Collana tarocchissima

Cosa contraddistingue un originale da un vero?
1) L’argento. Si sa, si sporca e si ossida, va tenuto pulito e è possibile graffiarlo. I fake sono delle patacche leggere e estremamente brillanti, molto più del’argento.
2) La forma. I cuori di Tiffany sono tutti uguali, nonostante le dimensioni. Quindi, stampatevi bene in testa la forma originale e vi accorgerete delle differenze tra l’oggetto vero e il falso in questione.
3) Il marchio di fabbrica. Sul retro di ogni ciondolo è inciso il simbolo del marchio registrato (la R nel tondino, per intenderci) e la scritta TIFFANY & CO. 925, tutto in maiusclo. E’ molto piccolo, ma ben visibile e su tutti i fake che ho visto in giro non ce n’era traccia.
4) La vite degli orecchini. Gli orecchini hanno una sorta di fiore a chiudere l’agganciatura “a vite”, sul retro. Chi di voi stesse indossando un paio di orecchini a cuore di Tiffany senza il fiorellino sul retro, sta portando dei falsi. Altra accortezza: sulla vite di chiusura è inciso il marchio di fabbrica.
5) Le chiusure e i marchi registrati. Sull’aggangiatura a “T” sia del bracciale che della collana, è possibile notare il marchio TIFFANY &CO. in maiuscolo attorno al cerchio che chiude l’agganciatura. State attente alle maglie piccole che separano la chiusura del gioiello al resto delle maglie larghe: nella collana si contano 4 anellini, mentre nel bracciale ce n’è solo uno.
6) La chiusura a T e il round tag. Non esiste nessuna collana o braccialetto con questo tipo di chiusura e il round tag. La chiusura a “T” è solo per i ciondoli a cuore. Ricordatevi anche che il bastoncino che va a chiudere il gioiello incrociandosi con il cerchio, non deve essere troppo lungo. Molti fake in e-bay contano troppi anelli piccoli e un bastoncino lungo.
7) Le confezioni. I gioielli di Tiffany &Co. sono venduti in deliziose scatole color acqua marina che contengono il sacchettino in velluto azzurro in cui custodire il nostro tesoro. Ci sono un sacco di leggende metropolitane a riguardo, c’è chi dice che le scatole sono solo quadrate, chi afferma che il sacchettino in velluto originale è una piccola bustina con un bottoncino, ecc… fandonie. Posso assicurarvi che le scatole esistono sia quadrate che rettangolari. Più piccolo sarà il vostro articolo, più probabile che la scatola in questione sia rettangolare, piccola e che al suo interno il sacchettino non abbia neanche il bottone.
8 ) I sacchettini di velluto azzurro. La custiodia dei gioielli in velluto la conosco in 3 tipi: quella grande, che somiglia ad un vero e proprio sacchettino e ha i laccetti laterali (generalmente contiene i bracciali e le collane più grandi); la custodia fatta a forma di busta, più piccola e con un bottoncino a clip e, infine, la bustina piccola piccola, con cuciture bianche laterali e senza chiusura. Inoltre, nessun ciondolo al momento dell’acquisto, viene venduto imbustato e imballato nel cellophane.

fake; il ciondolo non è MAI coperto dalla carta trasparente

troppo lucido, le scritte sono troppo appiccicate e il cuore non è uguale all’originale

Fake: il gancio del cuore è troppo alto e largo

Originale: notate la differenza con il fake qui sopra

Diffidate da chi vi assicura di avere il fazzoletto pulisci argento e il cartellino di garanzia: queste cose non esistono! L’unica garanzia è lo scontrino fiscale e il panno per pulire l’argento non è contemplato. Se comprate in negozio, vi verrà rilasciata soltanto una piccola cartellina contenente lo scontrino.

Quindi, in conclusione, ricordatevi che:
-non si acquistano pezzi originali se non sul sito ufficiale e SOLO nei 4 negozi italiani rivenditori ufficiali (Milano in via della Spiga, Bologna c/o Galleria Cavour, Firenze in via de’ Tornabuoni, Roma in via del Babuino);
-tenete sempre bene a mente la forma del cuore originale di Tiffany e saprete riconoscere i falsi;
-guardate se il marchio registrato è scritto sul retro del ciondolo
-non esistono panni pulisci argento nè garanzie, se non quella dello scontrino,
-evitate di comprare in internet, sulle bancarelle e nei negozi non autorizzati (quindi TUTTI eccetto i 4 sovracitati). Stampatevi in testa che i fake sono sempre riconoscibili ed è illegale sia venderli che acquistarli, oltre al fatto che sono brutti e vi ridicolizzano. Indossare abiti, accessori o goielli falsi è triste e penoso. Meglio rinunciarci e comprare ciò che possiamo permetterci, piuttosto che girare con dei fake addosso (è per questo che io non ho Vuitton nell’armadio!!).

Conclusioni:

Data l’importanza che voi lettori date a questo articolo, preciserò in grassetto le regole fondamentali, sperando di potervi aiutare ancora di più (anche perchè non posso controllare sempre io i vostri acquisti, purtroppo le richieste sono tante e il mio tempo scarseggia):

-Non comprate MAI e ripeto MAI online a meno che l’oggetto dei vostri desideri sia senza alcun margine di dubbio originale. Studiatevi bene la guida qui sopra, imparatevi le regole, memorizzate le collezioni e vedrete che non vi farete fregare.

-Non finirò mai di ripeterlo: richiedete sempre lo scontrino o la ricevuta fiscale e, soprattutto, più foto possibile del davanti e del retro. Pretendete le foto del marchio registrato ©TIFFANY & CO 925 (la © viene usata sulle opere che sono tutelate dalla legge sul diritto di autore ed è spesso seguita dal nome del titolare dei diritti e dall’anno in cui questi diritti sono stati acquisiti).

-Studiatevi a mente la forma del cuore della collezione Return to TiffanyThe Hearts of Tiffany :quella è e quella deve essere. Generalmente i fake sono un po’ più allungati e con le scritte appiccicate, spero che questa foto possa essere esauriente. Indovinate qual è l’originale:

-I fake sono patacconi leggeri ed estremamente lucidi, gli originali pesano un po’, si sporcano e con il tempo si anneriscono.

-Non esistono outlet di Tiffany, nè sconti. Non ti regalano nulla e spesso e volentieri le commesse sono anche acide. Si compra l’originale SOLO nei negozi autorizzati monomarca (Milano,Bologna,Firenze e Roma); difficilmente online troverete il rivenditore onesto.

Ecco altre immagini di originali Tiffany & Co., che potete confrontare con i fake qui sopra:

L’argento fa la differenza: è più scuro del materiale usato per i falsi e ciò che contraddistingue l’originale è sempre il marchio di fabbrica dietro al ciondolo (ma, purtroppo, spesso capita che tarocchino pure quello!)

Sacchetto in velluto con bottoncino

Scatola rettangolare usata, generalmente, per gli oggetti più piccoli

Come potete vedere, la scatolina rettangolare ESISTE!!

UPGRADE DEL 7 APRILE 2015:

IL SITO TIFFANY OUTLET E’ UN FAKE, E’ FALSo, VI STA FOTTENDO E VI VENDERA’ DEGLI ORRIBILI FAKE.

Ve lo riscrivo, non so come dirvelo, perchè continuate a farmi domande che rimandano al link tiffanyoutlet, quando alla fine mi pare di esser stata chiara nell’articolo dicendo che non esistono siti di questo genere nè di sconti. Se cercate di acquistare lì, sappiate che vi stanno fottendo alla grande e che pagherete troppo una cinesata da bancarella convinti di acquistare un originale. Prima di scrivermi mail e messaggi privati su facebook, leggete questo articolo per intero! So che fa fatica, ma almeno provateci, l’ho scritto per aiutarvi….

Pubblicità

Low Cost Manicure

Le mani curate sono un sogno di molte donne e ragazze.

Abbiamo iniziato da piccole con gli smalti delle nostre mamme, per poi passare a collezionare smaltini di dubbia qualità in regalo sui nostri giornaletti preadolescenziali. Oggi, a vent’anni suonati, siamo bombardate da manicure in tutti i modi. French manicure, unghie finte, unghie a gel, smalti cotti, fornetti ecc.. Ma quanto ci costa tutto questo? Una manicure con smalto “cotto” dura un paio di settimane, tre al massimo se le vostre unghie sono di titanio, e il tutto funziona con un paio di passate di smalto trasparente, cottura al forno UVA per 5 minuti e passata di smalto del colore che preferite. Tutto questo per soli 10, 13 o 15 €. Per chi ha l’insana abitudine di mangiarsi le unghie, viene sempre consigliata la ricostruzione a gel. La durata della manicure dura di più ma senza dubbio liveitano pure i prezzi, partendo da un minimo di 40€ fino a sfiorare gli 80 (in riferimento ai prezzi di listino legali dei saloni di bellezza e non delle estetiste che fanno le unghie a casa, a nero).

Siamo in molte a non avere uno stipendio tale da porteci dare la possibilità di spendere una media di 60€ circa al mese per la manicure, così come in tante non possiamo collezionare un’intera pallette di colori firmati da 25 euro ciascuno. Sono arrivata quindi ad una conclusione: il fai da te.

  • lavarsi accuratamente le mani in acqua calda e sapone;
  • immergerle successivamente in una soluzione di olio d’oliva e una goccia di limone (le vostre ferite ringrazieranno) massaggiando per qualche minuto;
  • dopo averle sciacquate e asciugate, dateci pure una passata di crema per mani e poi iniziate a curare le unghie;
  • limate, limate e limate. Devono essere lisce e senza puntine, che quelle rovinano i vestiti e i collant;
  • Stendete una passata di smalto trasparente rinforzante (la base serve a non macchiare le unghie e a non arrabbiarsi come una schizzata quando andate a togliervi lo smalto)

E ora viene il bello: la scelta dello smalto. Non parlo di colore, ma di marche. Il mercato ci offre un sacco di scelte, possiamo provare quelli meno cari di Pupa, L’Oreal (sconsiglio vivamente la linea Titanium Resist, mi ha fatto le palline), Layla, Mavala..tutti troppo cari o economici al punto di avere una pessima scelta di colorazioni.

Kiko
è la soluzione a molti nostri problemi. Gli smalti costano pochissimo e ce ne sono di tutti i colori. Dove le altre casa di cosmetici non arrivano, ci pensa Kiko. Non ho mai visto così tanti colori diversi di smalti e poi a che prezzo! La qualità non è malaccio come quella degli smaltini di Cioè o del mercato, ma spesso risulta un po’ acquosa, perciò si consiglia di passare il colore un paio di volte sulle unghie ma… al diavolo, per soli 3,90€ non mi lamento se la manicure mi dura solo 3 giorni.

Le fashion blogers stanno letteralmente impazzendo per lo smatlo 505 Particulière di Chanel dopo che il Paradoxal gli ha lasciato il testimone di must have della stagione. Io ho trovato questo di Kiko. E’ uguale, molto più economico e sicuramente più adatto a chi ha le unghie fragili perchè quando si spezzano non badano alla griffe dello smalto applicatovi sopra.

Anche Dior ci ha messo del suo per creare questo bellissimo colore:

…fortuna che ne ho trovato uno identico (il flash l’ha schiarito un po XD) l’altro giorno a Firenze

Con questo articolo io non voglio dimostrare che gli smalti low cost siano migliori di quelli firmati, voglio solo dare una speranza a molte ragazze comuni, quelle studentesse che non possono spendere 25 euro in uno smalto che sì, dura nel tempo, ma tanto prima o poi si secca e le unghie continuano a spezzarsi. Vorrei far capire a tutte che per essere belle non è necessario circondarsi di accessori o abiti griffati, a volte le accortezze per splendere sono davvero minime.

Che ne pensate di un vestito del genere? Ho cercato di inciccionire al mio pari il modellino, così che io potessi già farmi un’idea di quale potrebbe essere il risultato finale …che ne dite?

Ho comprato anche due metri di stoffa di cotone rosa con i gattini stampati, ma mi rendo conto solo adesso che effettivamente due metri sono davvero troppi. Non credo proprio che mi farò un abito completamente rosa, nonostante ami smodatamente il color Barbie… penso quindi che opterò per abito così:  (magari con la stoffa restante ci faccio una sciarpina e una gonna)

La mia paura però è che i gattini potrebbero diventare dei gattoni obesi allargandosi sul seno.. devo stare attenta a non fare la parte sopra troppo stretta!

Oggi tra lavoro e impegni pomeridiani non potrò dedicarmi al mio abito in pizzo color cipria, ma domani riuscirò a fare la prima prova tra spilli, gessi  e fili penzoloni e spero di uscirne soddisfatta! Cercherò di documentare i minimi dettagli della preparazione di ogni mio nuovo vestito nella speranza di migliorami(li) anche grazie ai vostri consigli!

Pied-de-poule jacket

Non l’ho mai amato granchè, generalmente non sono una fan delle trame a fantasia, ma quando ho trovato casualmente nel bagagliaio della mia vecchia Twingo del’97 un metro e mezzo di stoffa in pied de poule, ho avuto una visione. Dovevo realizzare un giacchettino a trapezio con maniche a 3/4 per la primavera/estate. Inizialmente avevo pensato di foderarlo di rosso e aggiungerci pure i bottoni rossi, ma sarebbe diventato troppo impegnativo e così ho deciso di restare sul semplice.

I’m not a fan of patterned fabrics, but when I found a meter of “pied-de-poule”in the trunk of my old car, I had a vision: use the fabric to create a jacket for spring / summer


Work in progress

Finalmente dopo tanta attesa, rimandi e imprevisti, ce l’ho fatta! Ho fatto il mio shopping estivo!! Mercoledì ho fatto acquisti nel mio ingrosso di tessuti preferito e come sempre non sono rimasta delusa. Ho comprato 2 metri di
stoffa blu, un metro di tulle leggero con paillettes, un metro di velo nero, due metri di misto cotone e lycra rosa con i gattini neri stampati sopra, due metri di pizzo color cipria e con relativa sottoveste dello stesso colore e uguale metratura, 4 metri di cotone nero (per me e la mamma) e altri 4 metri di stoffa bianca con stampe nere (questa nell’immagine sopra).

Finally after much waiting, I did it! I have done my summer shopping! Wednesday I made ​​my purchases in the wholesale of fabrics I prefer and as always I was not disappointed. I bought 2 mt. of blue cloth, 1 mt. of lightweight tulle with sequins, 1 mt. of black veil, 2 mt. of mixed cotton and lycra with pink kittens printed on blacks, 2 mt. of avory lace, 4 mt.of black cotton (for me and my mother) and 4 mt. of white cloth with black print (this image above).

Dal momento che fare 5 vestiti per me, due per mia mamma e ho anche inventare un paio di gonne con alcuni vecchie stoffe avanzate, ho deciso che da ora in poi documenterò tutto, dalle bozze dei vestiti, alla scelta dei tessuti, alle prove fino al risultato finale. Il primo vestito che farò è in pizzo rosa cipria e, infine, sarà più o meno così:

Since I make 5 dresses for me, two for my mom and I have to invent a couple of skirts made ​​with some old clothes, I decided that from now I will document everything from the pictures of the clothes, the fabrics, the tests until the final result . The first dress I’ll make is in powder pink lace and eventually will be more or less like this:

Finito questo, mi concentrerò sulla realizzazione del vestito blu, che diventerà un abitino in perfetto stile navy, dopodichè passerò all’abito nero. Pensavo a qualcosa di elegante come non ho mai avuto..un bel tubino nero (ovvio, non troppo stretto) con fusciacca di paillettes nere. Ho comprato il velo nero per poter realizzare una gonna a strati da applicare a mio piacimento sopra questo vestito. Mah, speriamo di riuscire a fare tutto! Non so bene invece cosa fare con la stoffa bianca e quella con i gattini.. mi inventerò qualcosa!

After the dress of lace, I’ll make a navy blue style dress. Then I’ll create a little black dress with sequin and a skirt of black veils.


Platform,Zeppe & Co., le scarpe che NON dovresti comprare

Ormai la mia passione smodata per scarpe e borse è ben nota i miei affezionati lettori ma ultimamente vacilla un po’. Nell’estate del 2009  sono impazzita nel cercare un paio di scarpe con tacco a spillo e plateau piccolo, dato che ancora non erano così immancabili come oggi. E dopo il plateau piccolo è venuto quello più alto, poi quello ancora più alto. Dopo di che mi sono detta: “basta, le scarpe di oggi sembrano quelle delle cubiste degli anni ’90”.

I tacchi a spillo dovrebbero rendere sinuosa l’andatura di chi li porta (quando si sanno portare, non come le bombominkia che cercano di fare le fighe e non ci riescono), sfinare e slanciare le gambe, risaltare le caviglie. Ma secondo me Continua a leggere