
Cari lettori, con rammarico stamattina mi sono dovuta documentare su un programma talmente stupido, volgare e grezzo che mi sono vergognata di stare googlando “Jersy Shore”. Se avessi voluto studiare a fondo la cosa, mi sarei dovuta sorbire le puntate in streaming, così avrei capito meglio di che cosa si parla. Generalmente non giudico mai il pacchetto chiuso, preferisco aprirlo, studiarne il contenuto e, magari, andare a buttarlo nell’immondizia immediatamente.
Ma stamani no.
Ho ancora un briciolo di materia grigia funzionante nella mia calotta cranica, mi rifiuto di andare così in fondo, mi basta sapere, come scritto su Wikipedia, che “Jersey Shore è un reality show di MTV in onda da dicembre 2009, trasmesso anche in Italia su MTV Italia. È basato su otto giovani italo-americani che vengono filmati nella loro trasferta estiva nel Jersey Shore (nella prima e nella terza stagione) e a Miami Beach (nella seconda). Nonostante le numerose critiche sul fatto che la serie ricalcasse gli stereotipi italiani, il reality riscuote oggi un grande successo in tutto il globo, grazie alla sua trasmissione sulla maggior parte dei canali di MTV del mondo.”
In parole povere: tamarri osservati da tamarri. Gente mal (s)vestita che non fa altro che bere, bestemmiare, scazzottarsi e fare sesso selvaggio. Al loro confronto, i gieffini nostrani sembrano neolaureati di Oxford che lavorano alla Crusca.
Il copione è sempre lo stesso: orde di mentecatti spesso ignoranti sbavano ore e ore davanti alla tv ad osservare vite e misfatti di gente che regredisce ad animali ogni volta che apre bocca o ogni volta che si cambia vestiti.
Disgraziatamente ho letto che è stata firmata una trattativa con MTv Italia e con il Comune di Firenze per girare la quarta stagione di questo reality così amato proprio nella città d’arte per eccellenza, la culla del Rinascimento.
Chiunque viva a Firenze o dintorni sa bene che la città è presa d’assalto da studenti americani che trovano libero sfogo alla loro voglia di birra e superalcolici che tanto è tenuta a freno dalla polizia americana fino ai 21 anni. Non è raro vedere ragazzini grassottelli e biondicci completamente sbronzi girare in infradito durante le fredde notti di gennaio ostentando la loro ubriachezza molesta. Con gli anni Firenze è stata rinominata dagli studentelli amerregani “Party Town” o “Drinking Town” ma solo ultimamente sono state prese misure un po’ più restrittive. Il problema potrebbe ripresentarsi sotto una forma peggiore, a mio modestissimo parere, se un rality tanto stupido e lercio quanto Jersey Shore venisse girato proprio per le strade della nostra città. Pubblicità negativa, alcolisti non proprio anonimi, donzelle vestite come prostitute…. ma che schifo.
Sarebbe come mettere un babbuino davanti al David.
Il bello è che il Comune sembra quasi costretto a collaborare dando il via libera alle riprese solo sul suolo pubblico, in quanto se non lo facesse, la produzione del programma potrebbe appellarsi alla libertà di espressione e allora sarebbero c***i amari.
Ora mi chiedo se a breve, ogni volta che avrò voglia di una birra in Santa Croce o di fare quattro chiacchiere con gli amici al Piazzale, mi toccherà assistere involontariamente allo scempio della città conseguente alla presenza di tamarri acefali. Tutto questo è molto brutto, preoccupante. La dice lunga sul livello di intelligenza medio dello spettatore mondiale e sull’offerta televisiva. Ho studiato storia della radio e della televisione ma non ci vuole un esame da 9 cfu per rendersi conto che la Tv, a distanza di 60 anni, ancora sforna miti e idoli e che tutto ciò che viene prodotto è la naturale conseguenza di ciò che è desiderato dallo spettatore. Si torna a casa, si spenge il cervello (mai acceso????) e si accende la scatola magica.

ma chi è questa balenottera di un metro e venti per tanti chili di rozzità?

mamma che tamarro... a firenze non ce lo dovrebbero nemmeno fare entrare

Forse una scrofa di fattoria sarebbe vestita meglio di una qualsiasi di loro...
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