Lo scempio modaiolo


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Buonasera bimbe 🙂  Avrei voluto deliziarvi prima con un nuovo articolo, ma sono stata assorbita dal lavoro (per fortuna, non lamentiamoci mai quando ce l’abbiamo) e dalla Radio, con una mattinata ricca di emozioni passata a intervistare in inglese -non maccheronico XD – gli studenti della New Haven University che studiano a Prato.
Ieri pomeriggio passeggiavo per il centro e sono riuscita a spendere quattrini (pochi) per una spesa inaspettata: un trench stupendo beccato ai saldi dell’ultimo momento. Ma per parlare di lui (Gloria lo adorerai, lo so) c’è tempo… Oggi volevo dedicarmi a un argomento che mi sta molto a cuore. Le scarpe da zoccola.JFC10013_C1_Jeffrey-Campbell_Lita_Glitter_Platform_Lace_Up_Boot-750x1000-750x1000

Jeffrey

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Scusate il francesismo, ma sinceramente mi mancano le parole, non saprei con che termine aulico o politically correct descrivere le oscenità che le fashion victim ci hanno fatto subire dall’autunno scorso.
Noi, povere ragazze amanti della calzatura, costrette all’orrida visione di zampine magre strizzate in jeans skinny, che con difficoltà trascinano i piedi appesantiti da “scarpe” sculturamattone, arrancando una camminata che neanche un tirannosauro si permetterebbe.

Ok, magari io sono di parte, considerando il fatto che il plateau mi piace quando non sfora i 3 cm, limite massimo in cui a mio avviso dalla scarpa si passa al trash/fatish, ma tant’è, le Jeffrey ci hanno sfrangiato i così detti.

Poco eleganti, rozze e pesanti (si, come questo articolo), sono considerate “belle” perchè cool, indossate dalle celebs amerregane che di stile ci capiscono il giusto, e più che altro, semmai, il letimotiv è solo l’appariscenza e l’eccentricità.
Faccio un’eccezione per le MaryJane senza tacco di Jeffrey, loro sì che mi stanno simpatiche, soprattutto dopo averle provate e aver gongolato sui talloni fiera di non cadere.
Credo fermamente nella soggettività del bello e del brutto, ma in questo caso mi faccio un passo indietro con l’eccezione che conferma la regola.

Queste “scarpe” sono oggettivamente oscene.

E con esse, tutti quegli zatteroni da passeggiatrice e cubista so ’90s che tanto vi è piaciuto indossare quest’anno.
Girls, sappiate che non eravate originali, ma solo pecore di un branco malvestito.

Poco male, questa moda sembra destinata a finire presto, grazie al ritorno dei mid heels. Ottimo argomento per il prossimo post 🙂

E voi che ne pensate?576656_435616553133504_373029681_n 550547_458566437505182_1487740250_n 536866_611887855494539_66092793_n 319443_478721442156348_1034053851_n 67169_511160192245806_437992673_n 11424_612052588811399_731179030_n

21 pensieri su “Lo scempio modaiolo

  1. Mammaa mamma!!e per fortuna che non sono l’unica a pensarla così!!ti ringrazioo!!:D
    Son morta ahahahahahaah,bacione

  2. Come ti ho già scritto su FB, ben venga il tacco medio, se servirà a spazzare via la moda dei plateau da cubista. Intendiamoci, non rinuncio al tacco alto e nemmeno a un pochino di plateau se funzionale al modello (vedi i sandali Gucci o le Pigalle Plato) o quasi invisibile, perché in alcuni casi un piccolo plateau ci può anche stare, dipende dalla scarpa, ma in linea di principio non lo disprezzo se discreto, anzi. Poi magari su certe calzature low cost è inguardabile anche se di 1 cm soltanto, per cui dipende dai casi. Ma se i mega plateau spariscono, accendo un cero in chiesa come ringraziamento!

    • AHhahah! Ma si, il plateau ci salva la vita, soprattutto sui sanpietrini o durante le lunghe passeggiate. Ma a patto che questo non superi i 3 cm o poco più, altrimenti si rischia di finire sul trash.
      Il plateau sul low cost va preso con le molle: la scarpa va controllata mille mila volte per assicurarsi che la colla non sia in vista con tremende caccole bianche tra la tomaia e il plateau, però alcuni prodotti sono validi, come quelli di OVS.
      Speriamo che le Jeffey Campbell finiscano nello sgabuzzino delle vergogne fashion.

  3. Fanno schifo proprio, c’è poco da dire! Volgari, pesanti, annullano l’effetto che una scarpa ben fatta dovrebbe dare ad una donna, bocciatissime!

    • il bello è che chi le compra si sente anche figa e alla moda. Non c’è dubbio eh, ma non è che seguire le mode sia sempre la scelta migliore….

  4. Ottimo, qualcuna che dice le cose come stanno! brava! 😀
    Allora, io sono di parte perché non posso vedere nemmeno il plateau, che anche quando è “basso” mi fa subito, appunto.. zoccola! Sarà per quei tacchi… da zoccola! Queste zeppone sempre più alte e decorate sono un orrore e lo sono sempre state, ma come ogni cosa super trendy, tutte le vogliono (o almeno quelle che non hanno uno stile proprio, o che credono di averlo comprando le scarpe che hanno tutte..)
    E poi sì, non ci sanno nemmeno camminare.. E la cosa che proprio non capisco è cosa ci sia di bello ad arrancare ad ogni passo o doversi sedere per forza perchè le scarpe ci stanno facendo morire. Non dico di andare in giro sempre in ballerine o anfibi, ma esistono tacchi decenti, e sono quelli fino a 8 cm, il limite dell’umana sopportazione (e della finezza!) e se si arriva a non più di 5 poi la comodità e l’eleganza sono assicurate. Perché torturarsi e abbruttirsi? Io ho scelto i tacchi bassi. :))

    • Condivido in pieno.
      Salvo il plateau discreto che – come ben hai scritto – salva dai sanpietrini, dalle lunghe passeggiate e, aggiungo, dalle lunghe ore passate in piedi. Come in ogni cosa c’è sempre la giusta via di mezzo (come dice il saggio). Pertanto, esagerare sempre da una parte (plateau esagerato o scarpe super piatte, che bene non fanno alla schiena) significa solo degenerare… di solito in peggio… per i cogenti dettami della moda che, ciclica, ritorna portando con sè apparenti novità…
      Comunque complimenti perchè mi fai sempre sorridere

      • in effetti, anche il troppo basso fa male. Purtroppo a Siviglia sono stata “costretta” a indossare sandali bassi e ballerine per tutta l’estate, ma quando potevo coglievo l’occasione di lessarmi i piedi nelle superga. Non è facile, soprattutto nelle stagioni calde, trovare un paio di scarpe che non ci facciano male e che siano belle.

    • premetto che ho sempre sostenuto la teoria del “sotto i 10 cm non è vero amore”, riferendolo, ovviamente ai tacchi, e praticandola fin quando mi è stato possibile. Adoro i tacchi, il mio limite senza timore è proprio il 10, una volta avevo un paio di deco beige con punta appuntitissima e li chiamavo spaccacaviglie a causa del tacco 12 che mi faceva vedere le stelle. Le ho buttate usate e sciupate, però. Alla faccia loro.
      Ma indipendentemente dal preferire o meno un 10 a un 8, credo che la moda di quest’anno sia stata indecente. Dalle scarpe ipercolorate (plateau fucsia, tacco giallo e tomaia verde, ad esempio) e altissime, agli stivaletti di Jeffrey, ho trovato difficoltà a girare felice nei negozi. Cinesate, mi parevano tutte cinesate.
      Per fortuna che ci sono alcuni brand accessibili a tutti che non mi hanno delusa, come per esempio, Pittarello Rosso, dove ho fatto incetta di scarpe.
      Anche Prima Donna, che inizialmente aveva solo scarponi rozzi quest’anno, mi ha stupita… a volte c’è da spulciare un po’ prima di trovare quello che si desidera.

      • “Cinesate” esattamente!! mai come quest’anno i negozi di scarpe son stati così popolati di orrori. Tra questi plateau con i “killer takki” e le borchie ovunque.. bleah. Credo sia il primo anno in cui non compro nemmeno un paio di scarpe perché quelle che ho son più belle di quelle che sono in giro 😀
        Ti confesso che i 10cm non li so portare… e poi devo anche dire che ho il piede troppo magro per le decolletè e ME LE PERDO!!! (mi succede anche con le ballerine, però!) ecco perchè preferisco max 7-8cm di tacco e decisamente il cinturino alla caviglia, o le mary jane o meglio ancora le t-bar! Mi aiutano. E così sono comodissima. E non mi interessa se siano di moda o meno, le porto lo stesso. L’importante, secondo me, al di là delle mode, è capire qual’è la scarpa che si porta meglio e continuare con quel modello. Non ci stancherà mai. Di scarpe ne ho avute tante…. ma pochi amori veri! 🙂

      • le perdo anche io le scarpe, soprattutto in inverno con le calze. L’unica soluzione sono le calze molto pesanti (che non guastano mai perchè sono freddolosa) che possano fare un po’ di attrito con la suola interna della scarpa. Altrimenti maryjane e t-bar a paletta.
        Sai cosa non sopporto oltre alla moda oscena di quest’anno?
        Gli stivali in estate.
        Vada per la primavera o per le serate fresche dell’estate, quelle in cui un cardigan in cotone non guasta, ma nelle giornate afose gli stivali sono NO. Eppure c’è taaaanta gente che li indossa in barba al sudore, alle sofferenze, alla ridicolaggine….

  5. Penso che hai perfettamente ragione! Indossare sti scempi significa dare il meglio di sè in termini di volgarità. A me fanno anche ridere! Cmq ne approfitto per farti i complimenti per l’ironia dell’articolo e naturalmente per il blog che è utilissimo e simpaticissimo da leggere anche per svagarsi un po’, metti veramente di buon umore. Ciao!!!

    • ahaha ma grazie mille! l’importante è proprio questo, riderci su e parlare sempre con ironia! C’è chi si prende troppo sul serio…sai che palle 🙂

      • infatti poi con questa crisi è meglio ogni tanto nn prendersi troppo sul serio! Ancora complimenti, alla prox! 😉

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