Non sono brava a fare bilanci, ma alla fine di ogni anno li faccio sempre. Il 2013 è stato un anno di merda, un anno senza lavoro, senza prospettive nè speranze. E’ stato un anno di finti sorrisi e serate vuote, passate cercando di dimenticare quello che mi stava succedendo. Dopo i 3 mesi a Siviglia son tornata a casa e mi sono sentita in trappola. Mi è mancata l’aria, mi è mancato l’ossigeno. Era come se stessi mettendo a dieta ferrea il mio cervello, non dandogli più stimoli, avventure e cose da imparare. E’ stato difficile trovare il modo per uscirne, perchè di opzioni ce ne sono davvero tante, ma è un’impresa pianificare la fuga, anche perchè non sono il tipo che fa i bagagli e se ne va senza un qualcosa di concreto ad attendermi all’arrivo. Continua a leggere