Goya 2014

Ieri era la notte dei Goya a Madrid, gli Oscar del cinema spagnolo, e io e le mie amiche non ci siamo perse un secondo del red carpet, senza risparmiare commenti, battutacce e risate. Avevamo tanto tempo libero, dato soprattutto dal tempaccio da lupi che si sta riversando un po’ su tutta la Spagna, e voglia di vedere abiti eleganti e principeschi.
Come ogni gala che si rispetti, gli abiti erano rigorosamente lunghi e super eleganti, tantissimi i neri, molti blu e un sacco di monospalla. Sinceramente, ho sussultato per pochi, forse perchè alcuni mi sono sembrati tanto brutti quanto sobri, e forse anche perchè sono abituata a vedere solo la kermesse del Cinema di Venezia, di Cannes e della Notte degli Oscar, dove tutto è più eccessivo e strong.

Il mio preferito è l’abito di Stephane Rolland Haute Couture indossato Silvia Abascal. E’ un abito nero con bustier rigido, la gonna ampia ha uno spacco profondo dal cui principio partono delle rouches di stoffa e un fiore che a prima vista mi ha fatto pensare al vinile. Nella foto non si vede bene, ma sotto l’abito cela un paio di pantaloni, guardate meglio qui! La collana che indossa non mi piace, mi sembra sia un tutt’uno con l’abito, l’avrei preferita molto più piccola e fine. Per il resto, mi piace e lei mi è sembrata un tornado di dolcezza e forza, dato che è stata colpita da un ictus pochi anni fa e si sta ancora riprendendo.

 

Elegantissima in Armani (eh ovvio, la classe non è acqua) Elena Ballesteros. L’abito è di una semplicità e di un’eleganza estrema: nero, dritto e senza fronzoli, senza scollo sul seno ma arricchito comunque da una cascata di brillanti neri. Elena ha scelto di indossare pochi gioielli se non una preziosa clutch e bangles con brillanti, capelli con morbide onde che cadono sulle spalle. Promossa 🙂

 

Meraviglioso l’abito di Aura Garrido con vestito de Alberta Ferretti, una delicata nuvola di tulle nero le accarezza il corpo mettendo in risalto il suo lato B non troppo “rachitico”, come i tempi moderni pretendono; lo strascico rende il vestito ancora più sensuale. Da bocciare i capelli, sembrano unti… se li avesse raccolti con uno chignon morbido, magari laterale, avrebbe sicuramente fatto meglio 😀

Altro abito che mi è piaciuto è quello di Miriam Giovannelli, un vestito a chiaro a pois neri di Maria Escoté. Adoro la forma e il corpino, ha un fascino vintage che unito alla capigliatura un po’ ondulata e platinata mi fa impazzire, ma non lo vedo adatto a una serata così importante. Non so, mi piace moltissimo, ma nel complesso mi lascia perplessa sulla location in cui è stato indossato

 

Quante di voi anni fa guardavano “Paso Adelante”? Ve la ricordate Marta, la sorella della professoressa di danza classica? Si chiama Dafne Fernandez, ha due gambe chilometriche e una storia ormai chiusa con il fratello maggiore di Javier Bardem -molto più brutto e meno fascinoso, soprattutto taaaanto più vecchio di lei- e ieri si è presentata sul red carpet con un abito di Carolina Herrera. Bianco e dritto, starebbe bene a poche altre sulla terra ma a lei no, sta divinamente. Forse un po’ troppo serio, lo scollo sulla schiena e il nodo lo rendono un po’ più sbarazzino

Ho trovato molto delicato ed elegante l’abito di Roberto Cavalli indossato da Macarena García: di ispirazione greca, con gonna impalpabile drappeggiata color cipria e dettagli impreziositi da cristalli. Mi piacciono anche i capelli, io la promuovo 🙂

Un abito che mi ha lasciato senza fiato è quello indossato da Manuela Vasco: un Dior che mi ricorda l’abito da sposa di mia nonna, in perfetto stile anni ’50, con gonna ampia e a ruota che arriva fino a pochi cm dalle caviglie, busto stretto e senza maniche. Sembra un po’ avvolta nella stagnola, eh a dire il vero, ma la stoffa argentata ha una sua reazione ai riflettori 😛 E comunque lo adoro lo stesso!!! XD

Mi è piaciuto molto anche l’abito di Marián Álvarez, con Miriam Ocáriz blu elettrico e uno chignon alto. Il colore è molto forte, ma l’abito è abbastanza castigato da non risultare volgare; inoltre sulla schiena presenza una serie di bottoncini rotondi, ed è un dettaglio che mi ha sempre fatto impazzire 🙂

Veniamo ora alla parte più gustosa: i vestiti del piffero. E ce ne sono un bel po’…

Carolina Bang con vestito di Lorenzo Caprile. I drappeggi sui fianchi la fanno sembrare un’ampolla

 

Irene Visedo con vestito di Tot-Hom: NO VABBE’

 

Fiocco gigante, cerchietto e pochette perlescente: troppo anche per me!
Celia Frejeiro con vestito di Paule Ka

 

Slavata. Ha pure i calzini. HA I CALZINI, ACCIDENTI!! Marian Aguilera in David Valls

 

Avevo una Barbie con lo stesso vestito e mi ricordo che si poteva alzare la gonna e trasformare l’abito lungo in tubino. Ana Belén in Armani

 

Non so voi, ma a me da noia alla vista… Toni Acosta (anche lei in Paso Adelante 😛 )con un abito di Dolores Promesas

E LE PROPORZIONI? NO, non mi piace per niente!!! Cristina Castaño in Nicholas & Atienza

 

 

 

La pancia di fuori. A un gala. Ma davvero??? Nathalie Poza con vestito di Lorenzo Caprile

 

E adesso per voi una chicca, l’oggetto del desiderio definito, a ragione, CUTRE dalla mia coinquilina: il premio Goya.
Ma quanto è brutto? Lo so, ha la sua tradizione e importanza e non è bello prendersi gioco dei costumi altrui ma.. accidenti, è proprio “CUTRE”.

 

 

 

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