Ossia: ho paura. E c’ho proprio il terrore negli occhi e il freddo nel cuore quando vedo questi scempi, questi incubi per piedi che non oso immaginare addosso neanche alla mia peggior nemica. E di pessime ex amiche ne ho anche tante.
C’è che Zara ha fatto una collezione di scarpe, passatemi la parola, di merda. Si, scarpe di merda.
Proprio stamani un’amica mi ha teneramente rimproverato di non usare questo termine e il simile “fa schifo“, perchè non è detto che sia una cosa universale, che il bello e il buono sono dati soggettivi e che.. si, c’ha ragione, ma io “un ce la fo“. Son proprio brutte.
Poi, oh, intendiamoci, ci sono anche delle cosucce carine che magari corro a comprarmi in primavera, ma statisticamente sono di più le scarpe orribili alla vista che quelle degne di esser definite tali. Cominciamo con:
LA CIABATTA
Mi vengono i brividi anche solo pronunciando il nome “ciabatta”, e vado subito a pensare all’osceno rumore di ciaf-ciaf che fanno i piedi sudati con questo tipo di calzature. Poi mi soffermo a osservare con faccia schifata la forma: la fascia mi rimanda agli anni ’90 quando mia madre mi comprava le ciabatte da piscina, quelle che mi facevano scivolare il piede in avanti e mi lasciavano uscire le dita in fuori. Brr.
ALTOLA’ SUDORE
Problemi di sudorazione del piede per una fashion victim che non si libera degli stivali neanche con 40° all’ombra? Nessun problema, si sega la scarpa. Ed eccoci di fronte a un’innovazione, un ibrido, un incrocio tra il sandalo e lo stivale che già un paio di anni fa abbiamo visto sotto forma di infradito/stivaleindiano ai piedi di molte donne.
IN PRINCIPIO FURONO LE BIRKENSTOCK
Sempre negli anni ’90 (questo revival nella moda, sì che mi da miedo) alcune mie compagne di classe delle elementari indossavano questi sandaletti con le fibbie. Sarà che io ho sempre detestato le fibbie, sarà che neanche sono mai impazzita per il sughero nelle calzature, sarà che mi passano dagli occhi ogni volta che vado in centro a Firenze e le ricollego ai turisti, sarà che fanno ribrezzo di suo, le Birkenstock son proprio brutte. Ultimamente il brand si è un po’ ripreso creando modelli più fini e portabili, ma gente, le ciabatte con doppia fascia con fibbia non si lasciano guardare.
Ed ecco che Zara ce le propone in una versione non low cost (50 euro qua in Spagna) e con il vano (spero) tentativo di renderle più appetibili con pietruzze e finta pelle di pitone.
INFINE, L’INCUBO
La vera paura sono loro: sandali, se si possono definire tali, che per quanto mancanza di grazia fanno invidia alle Jeffrey Campbell. Sono quadrate, mozzano il piede, non rendono la gamba fine e slanciata e fanno apparire il piede come un tronchetto spezzato.
Non hanno una forma armonica, non sono per nulla femminili e mi ricordano vagamente le scarpe caprine di Iris Schieferstein
Lascio a voi ogni commento. Divertitevi.
Ovviamente ci sono anche scarpe della nuova collezione che mi sono piaciute molto, alcune, le più semplici, già le adoro, e non vedo l’ora di parlarvene il prima possibile :*
TeRiBBilitudine O_O’
e quella punta quadrata..???
alcune mi danno l’impressione delle scarpe strapassè di moda esposte al mercato come ultima speranza per levarsele dalle scatole..la parte restante invece fa molto articolo di calzatura consigliato in farmacia!!!
seriamente inguardabili!
Diciamo che ultimamente il brand sta diventando un pò alternativo! Indubbio che sia il mio preferito da anni ma, alcuni pezzi sono decisamente out! Le scarpe sintetizzano bene il pensiero. Ma vogliamo parlare delle modelle che appaiono sul sito? A parte il fatto che siano troppo magre e, sembrano pertanto degli attaccapanni, ma gli outfit che avevano, spesso facevano rabbrividire. Stanno male anche ad una modella dal visino d’angelo. In poche parole: lo stile piccola fiammiferaia non ci piace! Detto ciò, a parte qualche eccezione, questa collezione promette bene. Scarpe escluse, of course! 😉
condivido il disgusto, avevo visto il lookbook e già non mi era piaciuto! per me le ciabatte non sono nemmeno scarpe, ma anche le altre non sono da meno, se c’è una cosa che odio mostrare è il tallone, per quanto uno lo possa curare da screpolature e varie è sempre brutto da vedere! ma quelle bronzo? vanno portate con quel coso giù??
Uh santocielo (detto per non bestemmiare..) che orrori… ecco, ci siamo, temevo che anche le “sabot” un giorno sarebbero tornate di moda. E non gli è bastato, no no, sono riusciti a peggiorare scarpe GIA’ brutte. Mozzando il davanti, esponendo i ditoni – brrrr. ho un brivido di raccapriccio se penso a queste scarpe indossate.
Ma tant’è da Zara non compro nulla d almeno due anni, da capi classici e sempre portabili sono diventati via via sempre più ridicoli…
davvero… è che qui in Spagna ovviamente sono meno cari e alcune cose si trovano di super occasione, soprattutto quando ci sono i saldi. Certo è che 50 euro per un paio di CIABATTE non ce li spenderei mai. E neanche per le Birkenstock, se proprio devo essere sincera..
Ma quanto ti adoro! Hai ragione su tutto! Le Birkenstock le ho provate, sono di una comodità paurosa, ma da turista tedesco!
beh, diciamo che tollero la vista di quelle con le stringhe fini fini…
Boh.. droghe pesanti, non c’è altra spiegazione.
ahahahha probabile XD
No non mi piacciono però gli stivaletti cut out mi piacciono parecchio e li stavo cercando
nuuoo!! ahahah vabbè, sarai in linea con la moda! stonerò io quest’estate 😛
Ma io li volevo già da questo autunno da mettere con dei bei calzini a vista eheheh non svenire
troppo tardi
[…] le deco color ghiaccio, sempre di mamma Zara (ve l’avevo detto che avrei dovuto fare un post sulle note positive delle proposte del brand.…). Me le sono provate e.. ehi, che […]
[…] Vere e proprie ciabatte pagate anche fior fior di quattrini. La collezione primavera estate di Zara, che vi postai in anteprima lo scorso febbraio, non era che un piccolo antipasto di quello che ci ha riempito gli occhi durante l’estate e […]