Bravi, ottimo lavoro. Scarpe p/e 2015

Ok, io mica sono una fashion stylist, nè un’icona della moda e neanche ho un titolo per giudicare il lavoro altrui. Ma gli occhi ce l’ho e neanche troppo ciecati. Ah, riesco anche a connettere le immagini al cervello producendo ragionamenti sensati e logici. E adoro polemizzare. Per questo, quasi come l’anno scorso, ho pensato per voi un post che vi mostrerà il meglio peggio delle sfilate dei Parigi.Perchè Parigi è la capitale della moda, questa strana industria artistica che muove milioni di persone e portafogli, sogni, carte di credito, giornali, riviste, tv ecc, e che spesso produce… spazzatura. No, non sono pazza o piena di me, suvvia gente, questa è realmente spazzatura. Chi indosserebbe mai cose di questo genere? I gusti sono diversi da persona a persona, cambia come si vede un tacco o una punta, l’apertura dell’open toe (che personalmente detesto e sono una delle poche, ma non per questo faccio guerra alla scarpa aperta), i listini dei sandali, c’è chi pensa che le ballerine inchiattiscano e chi le trova fenomenali (sì, poche). Ma qui si tratta di dati oggettivi.

Yves Saint Laurent: ma non avevamo detto basta ai mega platform? vabbè, queste sono le “meno peggio” tra tutte….

Dries van Noten. Chi???? Comunque: dai, accarezza il pelo, su, accarezzalo!!!!

Céline, dopo la scarpa paperella, mai ‘na gioia eh?

Givenchy, per la donna che anche in spiaggia ama essere secsi e fatalona.

Giambattista Valli, che ha prodotto una collezione meravigliosa, poi ci casca proprio sulla scarpa.

Loewe unisce tutto ciò che di orribile si possa unire per l’estate: tacco orribile, punta anni ’90, pelle nera e scollatura inesistente. Praticamente un incubo.

Kenzo e le ciabatte. Le immancabili dall’estate scorsa, su tutte le vetrine.

Rick Owens per la donna che non deve preoccuparsi, che tanto l’autodifesa sta nella scarpa.

Stella McCartney un nude sulla plastica, per la donna essenziale, anche in ufficio.

Issey Miyake un po’ revival, più che le guardo e meno mi disgustano, però sono perplessa lo stesso…

Chiedo perdono e prometto che mi sdebiterò per questo pessimo, brutto, bruttissimo post e ne farò uno tutto cuoricioso a breve, quando riesco a risorgere dalla mole di lavoro 😉

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