My favourite dress

Il mio vestito preferito: qui potete vedere il progetto, la stoffa marrone in lana di Patrizia Pepe e il risultato finale. Io lo amo. E’ comodo, caldo e mi rispecchia alla perfezione, con quella gonnellona rigida e a vita alta, quel busto che segna i punti di forza e lo scollo un po’ particolare. Si, lo so, sarebbe meglio non indossarci nulla sotto, ma nella lavorazione non ho tenuto conto che la stoffa a contatto con la pelle mi irrita, soprattutto vicino al collo e quindi dovevo ricorrere ai ripari. Avrei preferito fosse anche a maniche lunghe , ma la rigidità del materiale mi avrebbe impedito movimenti fluidi, in particolar modo sulle spalle 😀   Continua a leggere

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Alannah Hill e la moda australiana

Non avevo mai prestato attenzione alla moda di oltre emisfero, forse perchè ci fracassano tanto con il made in Italy (che poi è prodotto in Thaiwan, Bangladesh, Pakistan e non più in China perchè oggi si fanno pagare) e con il triangolo della moda Milano, Parigi, New York, che non prestiamo attenzione a piccole o grandi case di produzione che operano al di là. Il brand Allannah Hill me l’ha fatto conoscere un’amica su Facbook; di primo impatto ho creduto che la modella si fosse buttata a caso nell’armadio a luce spenta, poi ho realizzato che molti dei pezzi, se presi separatamente o accostati ad altri con maggior criterio e senso estetico, non erano male. Anzi, di molti me ne sono innamorata e ne ho tratto ispirazione per gli abiti estivi che verso marzo/aprile comincerò a fare. Continua a leggere

Coming Soon on Vanity Pair

Per Vanity Pair il programma radiofonico sulla web radio RadioSpin, condotto da me e Valentina, abbiamo pensato di regalarci un servizio fotografico, e questo non perchè siamo delle fie di legno, ma per rendere meglio l’idea del rotocalco di moda. Per puntare l’accento sull’ironia e l’ilarità del programma spesso acidello, abbiamo scherzato con le pose e con i nostri guardaroba… Continua a leggere

Intervista per Design with Love

Salve a tutti gente! Mi scuso per la mia repentina assenza, ma la settimana prima di una partenza è sempre troppo piena di impegni! Venerdi scorso sono stata contattata da Roberto di Design with Love per fare un’intervista come fashion blogger, tema le calzature… ovviamente come non poter accettare a una proposta così allettante? Bene, mi è appena arrivata conferma della pubblicazione dell’articolo che mi riguarda, vi linko la pagina: http://www.designwithlove.net/2011/09/intervista-elena-moccia-chi-bella-vuole.html   Sono strafelice e orgogliosa! Grazie anche a tutti voi!

Double Effect

Vi avevo mostrato i lavori finiti di questo vestito, adesso ditemi un po’ che ne pensate e che effetto fa indossato… Il vestito completo è formato da un piccolo abitino nero, senza cuciture su fianchi o punto vita, solo uno scollo a V profondo sulla schiena. Mi piace l’aspetto che assume con la cintura in paillettes e lo sto rivalutando senza la “zanzariera” in organza, come la definisce Fabio. Il soprabito è leggero e impalpabile; ci ho cucito le spalline ricoprendole di stoffa di paillettes per dare un tocco un po’ rock un po’ 80s all’outfit. Continua a leggere

Work in progress -little black dress, paillettes & organza

Due abiti neri. Uno in maglina misto seta che scivola non troppo aderente sul corpo, l’altro completamente trasparente, nero, in organza. Una stoffa piena di paillettes usata come cintura e guarnizione a delle spalline. L’abito di sotto si può indossare comodamente senza il pezzo sopra, ma Continua a leggere

Taylor Reeves, come farsi notare solo con i piedi

Ok, lo ammetto… ammetto di avere due anime: una che ascolta la musica rock e si spara gli AC/DC in macchina ogni santo giorno, e un’anima un po’ tamarra.. Della serie: mi sparerei volentieri la mia dose di AC/DC e Metallica su una bella 500 Abarth, magari con spoiler e minigonna fucsia.

Ora vi mostro il perchè di questo autosputtanamento (che GIURO non accadrà mai più)… ho scoperto le scarpe della collezione di Taylor Reeves. Un misto tra il tamarro e lo chic, uno stile per la rockettara un po’ vaccona che non si priva mai dei tacchi a spillo. Insomma, è amore.

Ovviamente le mie preferite sono quelle verdi, è da quando ho trovato un paio di deco verdi con strass e vellutino di Fornarina in una collezione del 2007 che voglio un paio di scarpe verdi (ma ho solo le converse, ahi!!), ma anche quelle bebè con nastro sul collo del piede sono favolose. Le ultime sembrano uscite dalla versione tamarra di Avatar ed è come se dicessero: “oh, dammi una sigaretta, sennò ti spacco il viso”. Voi che ne dite?

Work in Progress….

Lentamente, moooooolto lentamente!!! Questo però è stato l’unico abito che,a lavoro quasi concluso, non ha bisogno di molti cambiamenti. L’ho provato una sola volta e è quella giusta… certo, c’è da sistemare il cinturino stringendolo di qualche cm, c’è da tagliare lo scollo e farlo più profondo, ma il clou del lavoro è finito. Ora manca solo una sottogonna bianca. La odio, ma non amo mostrare le natiche al mondo anche se ultimamente mi succede spesso…. folate di vento che alzano il mio vestito blu nel centro di Pistoia (nota: con mutande rosse con i gatti), trasparenze inaspettate… che rincoglionita.

Non vedo l’ora di indossarlo, certo senza pantacollant! Ho giusto un coprispalle nero in micro paillettes che ci sta da 10!