Primadonna, dove la sobrietà è di casa

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Titolo ovviamente ironico per un articolo del tutto polemico e antifashion, poco degno di una blogger che si interessa di moda. Chiariamoci: Primadonna fa il suo lavoro e sa il fatto suo, dato che mette sul mercato “scarpe” che sono apprezzate e comprate dalla maggior parte del genere femminile. Non fa tendenza ma la segue, proponendo modelli di grido. E fa pure bene.
Però ieri son rimasta sconcertata.
A Prato non siamo ancora in fase saldi (se mai arriveranno), quindi mi pare abbastanza ovvio che quanto esposto in negozio sia più o meno l’intera collezione. Continua a leggere

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Shelly’s London

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Quasi casualmente oggi ho scoperto questo marchio inglese, rapita per i colori, le ballerine t-bar con i mega fiocchi in vernice e le forme tipicamente british delle scarpe. Alcune, effettivamente, sono un pugno negli occhi, troppo per chiunque di noi, ma altre… sono un misto tra il gothic e il brit style. Il marchio per la p/e ha scelto l’utilizzo di colori chiari come rosa confetto e verde acqua, tinte della terra e contrasti multicolor; oltre ai tacchi (soprattutto a colonna e grossi), possiamo trovare sia zeppe altissime e ipercolorate, sia piccole oxford da utilizzare per l’università o il lavoro accostandole ad un look vintage… Continua a leggere

Cosa indossare per.. battesimo/comunione/cresima

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Buongiorno a tutte, oggi la mia guida alla scelta dell’outfit ci rimanda un’altra volta alle cerimonie religiose, quelle occasioni che non sono matrimoni, ma neanche compleanni, che sono piene di gente e di parentami vari e che ci impongono un determinato dress code, piuttosto che un look estremamente casual. Oggi parliamo di cosa mi metto per un battesimo/comunione/cresima?  Premesso che non è una sfilata, ma anzi, se i genitori decidono di far intraprendere un certo cammino nella fede cattolica al proprio figlio, lo dovrebbero fare con cognizione di causa, non perchè il battesimo sia una tradizione o perchè “gli si fa una festa per i nonni” o perchè “altrimenti mia suocera ci rimane male”. Continua a leggere

Cosa indossare per.. un colloquio di lavoro

bn colloquioCarissime, oggi ci occupiamo di un argomento che sta a cuore a molte e voglio provare a darvi la risposta che cercate ogni volta che pensate a “cosa mi metto per un colloquio di lavoro?”  Ricordatevi di avere un CV aggiornato e redatto appositamente per il lavoro per cui vi candidate, dato che è inutile descrivere le proprie esperienze di cassiera se vi proponete come segretaria, quindi concentratevi su ciò che è richiesto dall’azienda e su ciò che potete dare per loro attraverso le vostre esperienze. Mettete una bella foto in primo piano, nitida e che non vi ritragga fuori con le amiche o in costume da bagno al mare. Anche se avete il fisicaccio. E ricordatevi che il sorriso e la positività sono le armi vincenti. Insieme a qualche regolina…..
Iniziamo subito con la lista dei “NO” :
A un colloquio di lavoro non ti presenterai mai con… Continua a leggere

Caramelle ai miei piedi @PittarelloRosso

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“Hai solo due piedi, di che te ne fai di tutte queste scarpe?” Ecco come ha esordito Madre alla vista di 5 scatole di PittarelloRosso. Cinque. Si perchè anche se i piedi sono due, i giorni della settimana sono 7 e contando anche le sere, soprattutto nei week end, posso dire che almeno per ogni settimana mi occorrono 10 paia di scarpe. Perchè mai accontentarsi? Inoltre ho scelto scarpe dai colori vivaci che ancora non avevo, così golose che sembrano delle caramelle..
Qualche giorno fa vi ho parlato della giornata passata nella ditta di PittarelloRosso a Padova insieme a Gloria, Cristina, Manuela, Sara e Monica per visionare la collezione p/e.. Mi sono innamorata non so quante mille mila volte e, cosa ancora più interessante, la mattinata passata con Pietro di Pittarello Rosso è stata illuminante. Una vera e propria lezione di marketing aziendale 🙂

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Shopping folle @PittarelloRosso

Finalmente è arrivato il momento di mostrarvi i miei acquisti fatti nello store di Piattarello Rosso a Lucca 😀 Avevo a mia disposizione un discreto budget e non mi sono fatta mancare nulla, benchè i prezzi siano decisamente bassi per offrirmi dei prodotti ben fatti e made in Italy. Mi sono divertita un mondo a provarmi scarpe diverse, dalle zeppe ai tronchetti, dagli stivali alle decolleteé 🙂 Inizialmente ero convinta che mi sarei comprata un paio di tronchetti e le mary jane con t-bar viola, le stesse di Shoeplay, ma poi mi sono resa conto che il tronchetto non fa per me e che quelle mary jane hanno un plateau troppo alto ^^ Ho trovato comunque il mio: finalmente gli stivali bassi in pelle che tanto bramavo, un paio di stivali alti marroni -amore a prima vista-  e un paio di scarpe bordeaux. Sono pienamente soddisfatta dei miei acquisi! Intanto, analiziamo una ad una le scarpe che ho preso.. Continua a leggere

Piuttosto ci vo scarza…

Durante l’esame di storia del costume e della moda, io e la mia professoressa stavamo discutendo sul fatto che indossare il busto nell’800 fosse una forma pura di maschilismo ed affermazione del ruolo maschile nella società europea: la donna non era altro che una bambolina fragile, non adatta a lavorare (e ci credo, provateci voi con il busto!!) il cui ruolo, dunque, restava il classico vittoriano “angel in the house”. Il busto veniva usato sia come strumento di esaltazione di un armonioso e sensuale corpo femminile, sia come tremenda gabbia sociale. Io stavo discutendo su quanto fosse ai limiti della civiltà imporlo alle bambine, stavo riportando fatti accaduti di donne uccise dalla morsa del busto, di organi interni spostati, spiaccicati, quando lei, spavalda e geniale, mi fa: perchè le scarpe di oggi non possiamo considerarle nipoti del busto (ricordandomi che il busto nelle occasioni ufficiali era necessario per permettere alla donna di stare ore ed ore in piedi)? Continua a leggere

Platform,Zeppe & Co., le scarpe che NON dovresti comprare

Ormai la mia passione smodata per scarpe e borse è ben nota i miei affezionati lettori ma ultimamente vacilla un po’. Nell’estate del 2009  sono impazzita nel cercare un paio di scarpe con tacco a spillo e plateau piccolo, dato che ancora non erano così immancabili come oggi. E dopo il plateau piccolo è venuto quello più alto, poi quello ancora più alto. Dopo di che mi sono detta: “basta, le scarpe di oggi sembrano quelle delle cubiste degli anni ’90”.

I tacchi a spillo dovrebbero rendere sinuosa l’andatura di chi li porta (quando si sanno portare, non come le bombominkia che cercano di fare le fighe e non ci riescono), sfinare e slanciare le gambe, risaltare le caviglie. Ma secondo me Continua a leggere